martedì 8 aprile 2008

L'antefatto....

La mia vita, che fino a due settimane fa sembrava scorrere serena e felice, (anche se ora non lo credo più tanto...) adesso mi sembra sia completamente diversa, dove ogni giorno non so cosa potrà succedere. A volte faccio fatica a trovare un senso per andare avanti con le cose quotidiane, il lavoro, le vacanze...tutto ha perso quell’interesse che prima mi coinvolgeva da quando un giorno di Marzo abbiamo parlato seriamente dopo tanto tempo che non lo facevamo.....

Proprio da quel giorno vorrei iniziare, perchè oggi voglio raccontare tutte le emozioni ed i pensieri che ho provato e che mi hanno cambiato la vita.

Era un pò di tempo che ti vedevo stanca e lontana, ma erroneamente ho pensato fosse la fatica di seguire allo stesso tempo un lavoro impegnativo come il tuo e due bambini piccolini che richiedono tantissimo impegno. Non ho parlato con te, ho agito cercando di sollevarti dal peso dei bimbi, affinchè tu potessi sentirti serena al tuo lavoro e tornando a casa poter trovare una famiglia felice di accoglierti. Mi rendo conto che facendo ciò ho trascurato Te come donna e moglie dedicandoti meno attenzioni di quelle di cui avevi bisogno.

Credo tu abbia sofferto tantissimo e per mesi sei andata avanti con un peso interno, il “magone”, finchè un giorno non hai più retto e abbiamo affrontato la cosa.......

Noi in camera da letto che parliamo, tu che mi dici che non provi più amore per me che ti senti bene solo al lavoro, io che sprofondo in un incubo... Mi viene in mente Matrix quando al protagonista gli chiedono di scegliere la pillola: Se scegli la “rossa” vedi la realtà “bianca” rimani nel sogno.....A me qualcuno mi ha fatto ingoiare quella “rossa” senza chiedermelo.....

Da quel giorno ormai sono passate alcune settimane, ho pianto tantissimo cercando di nasconderti la cosa, mi è tornato in mente l’avvocato Guerrieri quando lasciato dalla moglie va in crisi..io ho pianto in metro, al lavoro, in motorino, senza vergogna perchè è stata l’unica cosa che mi ha permesso di andare avanti con lucidità...piango anche ora ma non mi importa più ormai...le lacrime sono una parte della mia quotidianetà e ho paura che le porterò con me ancora per molto tempo.